Castelli Gian Luigi nel 1999 creò il Plurispazialismo o Arte simultanea riconosciuta avanguardia artistica e di pensiero.
Ha valorizzato la persona con il percorso tematico “Umanesimo trascendentale”, “Coscienza del sé e del connesso non sé” e “Amore comprensivo e disinteressato” e con le istallazioni delle serie “Fabbrica di pensieri”, Fabbrica di racconti” ed “Entrare nell’opera”.
Ha introdotto nell’arte la fisica quantistica, recente interpretazione della natura.
Ispirato dai tagli del pittore spazialista Lucio Fontana, suggerenti spazi al di là della tela, si è avventurato nel plurale mondo mentale in cui, oltre al deterministico, esistono l’indeterminazione, l’apertura ad altro, conclusioni non definitive, il pragmatico libero fluire del pensiero nel racconto.
Il quadro plurispaziale “Demian”, le cui linee rosse suggeriscono varie interpretazioni, si presenta come un sembiante e stimolando domanda e desideri, rimandando sempre ad altro, portando a soluzione mai definitive e a raccontare, conduce l’osservatore a formulare una catena di significanti, a inventare e a diventare anche lui artista creatore con un proprio inedito sapere.
I quadri plurispaziali, creati con un atteggiamento di distrazione e olistico nell’ambito di una libertà di pensiero utilizzante le figure retoriche, non solo sintetizzano profondità e superficie e ricompongono l’eterogeneità tra fenomeno e noumeno, tra oggetto e soggetto, come fece Cézanne che però si fermò a dar staticamente corpo alle idee pervenendo alla logica delle sensazioni organizzate, ma danno dinamicamente corpo anche ai pensieri fluenti facendo pervenire ciascuno alla propria logica delle pulsioni, delle sensazioni, delle emozioni e delle idee organizzate e fanno intuire che la cifra va cercata pragmaticamente al di là della rappresentazione visiva e che la narrazione è originaria in tutti i campi.
Sul palcoscenico delle istallazioni “Fabbrica di pensieri” e “Fabbrica di racconti”, ciascun osservatore del quadro, nonché operatore, mettendosi in gioco e attuando la logica di/a ciascuno, può raccontare, scrivendo ciò che vede e sente, e nel contempo leggere gli scritti, i significanti altrui; può così rendersi conto che il quadro, la realtà e se stesso sono arricchiti tramite le differenze evidenziate attraverso la propria e altrui partecipazione pragmatica e collaborazione: le persone vengono pertanto valorizzate con le proprie differenze, peculiarità e dignità e la collaborazione e la pace prevalgono sullo scontro brutale foriero di guerre sanguinose.
Il quadro “Evoluzione: dal Matriarcato e dal Patriarcato all’età della persona (Personarcato) e oltre” apre all’era del Personarcato.
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